Parodontologia a Milano: gengivite e parodontite
La “mamma” di tutte le cure della bocca. Consentiteci una affermazione categorica: la parodontologia è la “chiave” attraverso la quale TUTTA la bocca viene gestita bene.
Non c’è salute della bocca possibile se non attraverso i principi promossi dalla parodontologia. Seguendo questi principi anche gli altri problemi della bocca vengono gestiti al meglio.
All’interno dell’approccio parodontale sta tutto ciò che cerchiamo di insegnare al paziente in tema di igiene orale e prevenzione. Imparatelo bene.
La parodontologia si occupa dei tessuti di sostegno del dente, ossia la gengiva, l’osso, il legamento parodontale.
La malattia parodontale (un tempo detta “piorrea”) distrugge questi tessuti e causa la perdita dei denti; se curata in maniera efficace può essere fermata, salvando i denti rimasti, mentre quelli persi possono essere sostituiti attraverso impianti o protesi. La chirurgia orale e l’implantologia aiutano a risolvere questi casi.
Oggi è anche possibile, in certi casi, rigenerare l’osso distrutto dalla malattia, per salvare i denti ancora presenti o per sostituire con impianti quelli mancanti. La chirurgia rigenerativa infatti (utilizzata anche in implantologia) permette di ricostruire il tessuto osseo e il tessuto gengivale andato perso. Grazie alla chirurgia orale rigenerativa è possibile utilizzare un innesto di tessuto che verrà poi ricoperto dalle strutture gengivali. Si ottiene così la ricostruzione del tessuto andato perso.
La malattia parodontale è chiamata così perchè le gengive sono parte di una struttura più complessa, il Parodonto, che è formato anche da osso, da fibre connettivali (il legamento parodontale) e dal cemento delle radici dei denti. La malattia gengivale è nella maggior parte dei casi una infezione batterica che può portare, se non curata, alla distruzione della struttura che tiene il dente fisso dentro l’osso (il parodonto) e quindi alla perdita dei denti. Se la causa principale della insorgenza della malattia è l’accumulo dei batteri della bocca, sulle superfici dei denti (la PLACCA BATTERICA) ci sono altri fattori che possono influire sulla salute dei nostri denti e delle nostre gengive. Più facilmente possono andare incontro a disturbi gengivali le persone che fumano e/o che sono sottoposte a stress, o persone che sono affette da diabete o da altre malattie in grado di ridurre le difese dell’organismo. Anche alcuni farmaci possono avere una certa importanza!
QUANTE SONO LE MALATTIE GENGIVALI?
Nelle malattie del parodonto si raggruppano diversi tipi di malattie che comunque riguardano le strutture che tengono i denti fissi nelle nostre ossa, ma quelle più comuni vengono distinte in due grossi gruppi:
Gengiviti
Sono frequentissime e circa il 90% di noi ne soffre in modo più o meno avanzato. Sono dovute, quasi sempre, all’accumulo eccessivo dei batteri della bocca sulle superfici dei denti, che provoca l’infezione del margine gengivale, e di conseguenza il suo rigonfiamento e un certo arrossamento. Il sanguinamento della gengiva quando spazzoliamo i denti è spesso l’unico sintomo visibile della gengivite perchè solo in situazioni particolari può dare dolori, febbre, ecc.
Parodontite
è meno frequente delle gengiviti, ma comunque è tra le malattie più diffuse al mondo. Spesso ne avrai sentito parlare con il termine di “piorrea”, un termine, però, non corretto. Parodontiti La sua causa è, ancora una volta, quasi sempre l’accumulo della placca batterica sulla superficie dei denti, che causa una infezione che non solo raggiunge il margine della gengiva, ma anche i tessuti più profondi, cioè l’osso, il legamento parodontale e il cemento della radice. Qui la battaglia fra le difese dell’organismo e i batteri della placca si fa talmente dura che il risultato è la distruzione dei tessuti che tengono il dente fisso nel suo alloggiamento, fino a quando, con il passare degli anni, la distruzione arriva ad un punto tale che i denti non sono più contenuti nel loro alloggiamento osseo, cominciano a muoversi ed infine possono anche cadere spontaneamente. Anche in questo caso, sebbene la malattia sia più grave della comune gengivite, nella maggior parte dei casi, non ci si accorge di nulla. Sintomi come il sanguinamento gengivale o una dolenzia diffusa, devono metterci in allarme, ma non sempre sono presenti o sono talmente lievi da essere facilmente trascurati. placca gengivale Inoltre la distruzione dei tessuti di sostegno del dente, determina l’approfondimento della TASCA PARODONTALE, cioè lo spazio esistente tra la radice e la gengiva.
Quando questo spazio, che in situazioni di salute non è più profondo di 2-3 mm, aumenta si crea lo spazio per una maggiore quantità di batteri della bocca, che oltretutto non vengono più disturbati dalle comuni azioni di igiene orale, che quotidianamente effettuiamo quando ci laviamo i denti. In questo modo non siamo più in grado di eliminare l’infezione ed, inevitabilmente, la distruzione dei tessuti di sostegno del dente procede nel tempo. Chiunque può, nel corso della sua vita, soffrire di parodontite, anche gli adolescenti, con un decorso che può essere più o meno rapido, secondo la gravità della malattia stessa.
COME SI RISOLVONO LE MALATTIE GENGIVALI?
Sia la gengivite che la parodontite sono malattie che riconoscono come causa principale una infezione. La presenza continua di batteri sui nostri denti è la condizione essenziale perchè si manifestino le infiammazioni gengivali e una eventuale distruzione dei tessuti di sostegno.
Per curarle è necessario, ovviamente, rimuoverne la causa, ovvero la placca batterica eed evitare, con una corretta igiene orale, che questi batteri possano di nuovo accumularsi sulla superficie dei denti e determinare una nuova infiammazione dei tessuti. Altri fattori possono predisporre o velocizzare l’insorgenza della malattia del parodonto. Stress e fumo,diabete vanno, per quanto possibile, eliminati, ma altre concause, come la predisposizione genetica individuale,vanno, per quanto possibile, eliminati o controllati, sono, per il momento, impossibili da alterare.
Dopo aver effettuato una corretta diagnosi con l’ausilio di una sonda millimetrata fatta passare tra gengiva e dente, e, se necessario, con una serie di radiografie, il parodontologo o il dentista metterà in atto una terapia idonea, che varia dal tipo di malattia e da quanto questa sia progredita. Per le gengiviti o per parodontiti di modesta entità basterà l’eliminazione dei depositi di placca e tartaro presenti sui denti, sia sopra che sotto il bordo gengivale, cioé nelle cosiddette tasche, rendendo lisce le radici dei denti.
A volte si rende necessario effettuare questa terapia con l’ausilio della anestesia locale, per non farti sentire alcun fastidio. Fondamentale per la buona riuscita della terapia è la collaborazione, sia per quanto riguarda la scrupolosa igiene orale che si deve eseguire a casa, sia per quanto riguarda il rispetto degli appuntamenti di controllo che seguono sempre la terapia. Per parodontiti più serie, a volte, questo tipo di trattamento può essere seguito da piccoli interventi chirurgici, che mirano ad eliminare l’infezione e l’infiammazione dei tessuti anche nelle tasche parodontali più difficili e profonde, in modo che anche queste possano guarire soddisfacentemente. In alcuni casi si cercherà, con interventi chirurgici mirati, di ricostruire i tessuti che sono andati persi attorno ad uno o più denti per colpa della malattia parodontale, mentre in altri casi ancora l’intervento chirurgico servirà a rendere idoneo il dente, o ciò che rimane di esso, a ricevere una protesi che possa sostituire elementi dentari andati persi, stabilizzare gli elementi che sono ancora presenti, o ristabilire una corretta masticazione. In altri casi ancora l’intervento chirurgico ha uno scopo prettamente estetico, come ad esempio quando si vuole ricostruire una gengiva, sulla radice scoperta di uno o più denti. Infine, quando uno o più elementi dentari sono già andati perduti, può essere proposto di ricorrere all’implantologia per la loro sostituzione. In condizioni ideali gli impianti rappresentano un’ottima alternativa alla protesi tradizionale, permettendo di evitare di dover limare denti sani per rimpiazzare denti mancanti, o di poter avere protesi fisse anche quando ciò non sembrerebbe possibile.
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN MATERIA GENGIVALE
La malattia parodontale è ereditaria?
Per potersi manifestare, sia la gengivite che la parodontite, hanno bisogno della presenza di accumuli di placca batterica lungo il margine gengivale. Quindi i batteri sono la causa della malattia parodontale, ma si può essere predisposti ad avere problemi di natura parodontale di maggior gravità o in età più precoce. Questa predisposizione è senz’altro ereditaria. Se un componente della famiglia ha o ha avuto problemi parodontali è importante, quindi, che gli altri membri della famiglia si facciano visitare per poter effettuare una diagnosi precoce e instaurare un programma di prevenzione.
Il fatto di essere un fumatore può influire sullo stato di salute delle mie gengive?
Senza dubbio! Oltre ai danni che il fumo può arrecare allo stato di salute generale, anche le gengive e tutta la bocca ne vengono influenzati. Tutte le ricerche fatte su questo argomento hanno dimostrato che chi fuma è molto più suscettibile ad ammalarsi di parodontite, rispetto a chi non fuma. Inoltre, chi fuma ha una minor capacità di guarigione rispetto a chi non fuma. E’ senz’altro importante, quindi, smettere di fumare anche per la salute della bocca.
Si possono avere problemi con denti e gengive in gravidanza?
I tuoi denti e le tue gengive risentono, come qualsiasi altra parte del corpo, degli ormoni che vengono prodotti durante una gravidanza. Le future mamme possono più facilmente notare degli arrossamenti, dei gonfiori e il sanguinamento delle gengive. Per prevenirli è importante saper mantenere ben puliti i denti. Se sei in attesa di un bambino o sei vuoi esserlo nel prossimo futuro è importante anche una visita dal dentista per far accertare lo stato di salute della bocca. Alcuni ricercatori, infatti, hanno dimostrato che se la futura mamma soffre di problemi parodontali, più facilmente può andare incontro a un parto prematuro o a far nascere un bambino sottopeso.
La salute delle gengive può influenzare anche lo stato di salute generale?
La malattia parodontale è una infezione da non sottovalutare anche per lo stato di salute generale. I batteri presenti al di sotto del margine gengivale (nella TASCA PARODONTALE) possono entrare nella circolazione sanguigna o produrre delle tossine che vengono trasportate con il sangue. E’ quindi una infezione che può rappresentare un rischio anche per altri organi. Fino ad oggi i ricercatori hanno dimostrato che chi soffre di infezioni parodontali può aver un rischio aumentato di INFARTO MIOCARDICO e altre malattie cardiache, di MALATTIE RESPIRATORIE, e TROMBOSI. E’ importante, soprattutto per chi è a rischio per una o più di queste malattie, di sottoporsi ad una visita con il parodontologo.
Ultimamente ho problemi di alito cattivo. Può dipendere dalle gengive?
Una non corretta igiene orale e problemi gengivali sono la causa più importante dell’alitosi. I batteri della bocca, infatti, sono in grado di produrre dei gas o sostanze che possono determinare un alito cattivo. La prevenzione dei problemi gengivali ed una corretta igiene orale, permettono la risoluzione o comunque l’attenuazione dei problemi di alitosi. Una buona abitudine è anche quella di spazzolare la lingua ogni giorno.
Come posso prevenire questa malattia?
Per mantenere per tutta la vita i propri denti ed i tessuti che li tengono ancorati nelle ossa in salute, bisogna averne cura giornalmente, pulendoli in maniera corretta, anche e soprattutto negli spazi interdentali (dove lo spazzolino non è sufficiente). Una visita e una pulizia professionale fatte regolarmente sono altrettanto importanti per la salute della bocca.
Come posso curarla? A chi devo rivolgermi?
Come altre malattie, se diagnosticata per tempo, il trattamento permette l’arresto della malattia e il mantenimento dei tessuti di sostegno ancora presenti. A volte, però, lo stato di distruzione di questi tessuti può essere talmente avanzato da imporre l’estrazione di uno o più denti. Il compito della diagnosi e della cura delle malattie gengivali spetta al dentista e al parodontologo (un dentista che ha esperienza e limita la sua pratica alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie dei tessuti di sostegno del dente, il PARODONTO). Questi possono avvalersi in alcune fasi della collaborazione di una igienista dentale.
Quanto durerà il trattamento?
La durata del trattamento dipende dalla natura e severità della malattia ed in genere può variare da alcune settimane a mesi. Una volta finito il trattamento attivo sono di fondamentale importanza i controlli successivi che serviranno a mantenere i risultati raggiunti ed avranno una frequenza diversa a seconda delle necessità.
In cosa consiste il trattamento?
Anche in questo caso la cura non è sempre identica ma spesso dipende dalla natura e severità della malattia. In generale, una fase iniziale consiste nell’eliminazione dei depositi di placca batterica e tartaro dalle superfici radicolari dei denti e nella loro levigatura. Una volta eliminata l’infezione e ristabilita una corretta igiene orale, possono rendersi necessari uno o più interventi chirugici, atti ad eliminare eventuali tasche parodontali residue. In alcuni casi è possibile intervenire per ricreare i tessuti andati distrutti per la malattia.
Si può correggere l’estetica del sorriso con dei trattamenti mirati?
In alcuni casi sì. Anzitutto l’eliminazione dell’infiammazione delle gengive e il ristabilirsi di un colorito normale delle gengive (rosa corallo) determina di per sé un miglioramento dell’estetica del sorriso. Esistono poi una serie di procedure chirurgiche atte a risolvere alcuni inestetismi gengivali, quali ad esempio la ricopertura di radici di denti esposte o l’allungamento di denti troppo coperti dal tessuto gengivale.
Perché è importante per l’ortodonzia?
La salute parodontale è molto importante per l’ortodonzia. Il successo di un trattamento di ortodonzia infatti dipende molto dalla salute gengivale del paziente. È importante quindi che lo specialista in ortodonzia abbia buone conoscenze sulla malattia del parodonto e sulle conseguenze causate dallo spostamento dei denti sui tessuti di sostegno in modo da evitare la perdita di attacco e recessioni gengivali.