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Apnee notturne e obesità

Le apnee notturne sono una condizione patologica che desta sempre più preoccupazioni, sia per l’aumento costante documentato in questi anni sia per le conseguenze sopratutto sui bambini visto che le apnee sono accompagnate da una diminuzione della saturazione di ossigeno.

Cosa sono le apnee notturne?

L’apnea è una sospensione del respiro, lunga diversi secondi. Si parla di sindrome delle apnee notturne quando questi episodi si verificano durante il sonno e per un numero ripetuto di volte, almeno 10 per gli adulti e 5 per i bambini.

Le apnee notturne possono essere causate da problemi di stenosi e occlusione delle vie aeree, ipotirodismo, ipertensione, assunzione di sedativi ma anche, come dimostrano recenti ricerche scientifiche, dall’obesità. I ricercatori stimano che il 70% dei pazienti affetti da apnee notturne sia obeso.

Come posso riconoscere i sintomi?

Uno dei sintomi più comuni è il russamento, fenomeno che interessa il 60% dei maschi ed il 40% delle femmine dai 60 anni in su.

Russare è associato alla sindrome delle apnee notturne nella quasi totalità dei casi.

Altri sintomi da non sottovalutare vanno dalla difficoltà di addormentarsi alla sonnolenza giornaliera fino a difficoltà con la memoria.

Il legame tra apnee notturne ed obesità

I risultati forniti da uno studio della clinica finlandese Oivauni Sleep Clinic in Finlandia, dimostrano che perdere peso sarebbe utile per alleviare i sintomi dell’apnea notturna.
La sindrome delle apnee notturne è detta di tipo ostruttivo, cioè dovuta a stenosi od occlusione delle vie aeree. Nelle persone in sovrappeso il restringimento delle vie aeree è dovuto all’eccessivo accumulo di tessuto adiposo intorno al collo.
Lo studio finlandese ha preso in considerazione un campione di 57 pazienti in sovrappeso affetti da apnee notturne. Un primo gruppo di volontari è stato sottoposto ad uno specifico programma per perdere peso mentre un secondo gruppo non ha seguito il programma ed è stato utilizzato come gruppo di controllo.
Lo studio, dopo verifiche e follow-up durati 4 anni, ha dimostrato che già con una perdita di peso del 5% si sono ottenuti significativi miglioramenti nell’apnea.

Quali terapie?

La terapia più comunemente usata oggi è la terapia ventilatoria notturna a pressione positiva, mediante uso delle CPAP, “continuous positive airways pressure”.
La terapia mediante CPAP prevede l’uso di un apparecchio che fornisce aria,di solito a pressione costante, al quale il paziente si collega, prima di andare a dormire, con una maschera nasale.
È una terapia che funziona ma ha lo svantaggio di essere piuttosto invasiva.
Noi di ADEC ci occupiamo di pazienti con problemi di russamento e di apnee con i nostri specialisti, gnatologi come la dr.ssa Giulia Borromeo ed ortodonzisti come il dr. Enzo Pasciuti, proponendo soluzioni molto meno invasive, come un semplice byte personalizzato, dei quali abbiamo verificato la grande efficacia nel ridurre o far scomparire del tutto i problemi delle apnee notturne.