Tutti gli articoli di Adec

tecnologie_3d_dentista

Le nuove tecnologie tridimensionali dal dentista

Lo sviluppo delle tecnologie odontoiatriche in 3D è l’indiscusso protagonista dell’ultima edizione di “Imagina”.

Si è da poco conclusa a Montecarlo “Imagina”, la fiera della computer graphics dedicata particolarmente al settore odontoiatrico.

La parte del leone, anche per l’interesse riscosso, spetta sicuramente alle tecnologie in 3D.

In alcuni casi del tutto nuove, in altri evoluzioni avanzate e più funzionali di modelli già in commercio, hanno riscosso un indubbio successo di critica e pubblico.

Ne segnaliamo alcune tra le più significative

Come nel caso dell’italiana Myray che ha presentato uno scanner per la tomografia dentale in grado di sostituire le radiografie.

Secondo l’azienda i vantaggi sono molteplici. Lo scanner permette una visione 3D della bocca precisa e l’operatore può scegliere diverse visualizzazioni in modo da non avere alcuna difficoltà, ad esempio, nel posizionamento degli impianti.

Per il paziente oltre al maggior comfort, una dose molto ridotta di radiazioni rispetto alle tradizionali radiografie.

Gli americani di Stratasys hanno presentato una stampante 3D in grado di produrre un modello tridimensionale della bocca in resina sintetica partendo da un file digitale ottenuto con uno scanner.

La rapidità e la precisione permettono ai laboratori odontotecnici di preparare corone, ponti e protesi precise e in minor tempo.

Diversi anche gli scanner orali proposti. Trios, della danese 3Shape è un’evoluzione del modello precedente più leggero e preciso, in grado di sostituire i calchi in gesso.

Già visti, ma sempre più interessanti i laser che (dovrebbero) sostituire il trapano. Quelli visti creano automaticamente il foro nel dente sulla base della dimensione della carie.

Non producono calore ne vibrazioni e quindi inducono meno ansia nel paziente e promettono anche di essere assai meno dolorosi.

dentosofia

Dentosofia e odontoiatria olistica

Sicuramente molti conoscono il termine “medicina olistica” o ne hanno almeno sentito parlare.

Probabilmente pochi sanno che l’odontoiatria può seguire lo stesso approccio, diventando odontoiatria olistica ed ancor meno hanno mai sentito il termine dentosofia che letteralmente significa “saggezza dei denti”.

Approccio olistico alla salute

Olismo deriva dal greco e significa “totalità”. La teoria olistica fu esposta negli anni 20 dello scorso secolo dal filosofo sudafricano Jan Smuts nel suo libro “Olismo ed evoluzione”.

L’approccio olistico in generale prevede, contrapponendosi al cosidetto “riduzionismo scientifico”, che la mera somma delle diverse parti di un insieme – sia esso una macchina o un organismo biologico – non può dare lo stesso risultato dell’insieme visto nella sua totalità.

Sintetizzando, l’approccio olistico alla salute è di tipo integrato e tende non a curare i sintomi ma, partendo dalla comprensione degli stessi, a restituire un completo benessere psico-fisico all’individuo.

Questo perchè lo stato di salute non è dato dalla sola condizione di assenza della malattia ma dal raggiungimento dello “stare bene” di tutto l’organismo, corpo e mente.

Dentosofia

Partendo dall’approccio olistico si è sviluppata in questi anni in Francia, diffondendosi in Belgio e Germania ed anche in Italia conta numerosi sostenitori anche se ancora sconosciuto ai più.

La dentosofia si definisce come una branca umanistica dell’odontoiatria olistica. Affonda le radici nel pensiero steineriano e secondo uno dei massimi esperti, il francese Michel Montaud, è in grado di dare ottimi risultati.

In pratica consiste nell’utilizzo di un byte morbido da indossare durante la notte ed almeno un’ora al giorno, associato alla meditazione.

Secondo gli ideatori questo strumento assicura miglioramenti significativi della masticazione, deglutizione, respirazione e fonazione.

Noi di Adec diamo particolare attenzione all’approccio olistico della nostra professione ma stiamo ugualmente molto attenti alle teorie ed alle pratiche i cui benefici non siano conprovati da studi scientifici seri, verificati e verificabili

Perdere peso: dolcificanti si o no?

Se avete eliminato lo zucchero a favore dei prodotti cosidetti dolcificanti perché siete sovrappeso e volete dimagrire, probabilmente questo articolo non vi farà piacere.

Uno studio appena pubblicato dall’American Journal of Public Health a cura di ricercatori della John Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora dimostra infatti che utilizzare dolcificanti e bere “diet” non riduce, nei soggetti sovrappeso, l’apporto calorico rispetto a quello fornito dai normali zuccheri.

A rendere ancor più beffarda la ricerca è che invece una riduzione abbastanza significativa si ottiene nei soggetti normopeso.

Come mai?

Lo studio effettuato su oltre 24 mila soggetti non lascia dubbi, ma non perchè il metabolismo delle persone sovrappeso c’entri qualcosa. In realtà le bevande ed i cibi senza zucchero fanno il loro dovere in entrambi i soggetti ma si è notato che le persone sovrappeso tendono a compensare il minor apporto calorico con una maggiore assunzione di cibi solidi nella normale dieta.

I ricercatori americani attribuiscono la responsabilità ai recettori del sapore dolce. Questi non sarebbero in grado di “sentire” correttamente i dolcificanti provocando un’alterazione dell’appetito con maggiore richiesta di cibo.

Le linee guida italiane

Questa ricerca conferma la bontà delle linee guida italiane per una sana alimentazione – che potete trovare dai nutrizionisti di Adec salute nel nostro centro di Milano insieme a diete personalizzate e ad altri importanti consigli nutrizionali.

Secondo le indicazioni nazionali i dolcificanti non sono necessari nemmeno per le persone che seguono regimi dietetici ipocalorici e sono assolutamente sconsigliate per le donne in gravidanza e nei bambini fino ai 3 anni.

gravidanza_denti

Mal di denti in gravidanza

Uno studio americano ha recentemente dimostrato che circa il 40% delle donne in gravidanza soffre di problemi dentali.

Le infezioni durante la gestazione possono portare a conseguenze serie, a partire dalla preeclampsia, i cui sintomi sono ipertensione arteriosa e proteinuria, parto pretermine ed in qualche caso addirittura all’aborto. Dunque l’allarme non è privo di fondamento.

La parodontite, in particolare, è corresponsabile di parti prematuri e neonati sottopeso.

Che fare?

In molti casi le donne in gravidanza trascurano le cure odontoiatriche per il timore di riflessi negativi sul feto.

E’ una convinzione assolutamente sbagliata e priva di fondamento scientifico. Anzi tutti gli esperti sottolineano l’importanza di recarsi dal dentista al più presto e prima che il problema diventi maggiore.

Nessun farmaco o strumento utilizzato dal dentista ha riflessi sul feto ed anche in caso di radiografie le protezioni utilizzate sono assolutamente sicure.

Al contrario una gengivite non curata provoca parodontite e una banale carie o un ascesso che sono molto più dolorose, richiedono cure più invasive e sono molto più pericolose per la mamma ed il bambino.

Prevenire è meglio, in gravidanza di più.

Come sempre il segreto sta nella prevenzione. Noi di Adec raccomandiamo:

1 – accertarsi che non ci siano problemi odontoiatrici a gravidanza appena iniziata facendo una seduta di igiene in studio ed eventualmente controllo con i nostri odontoiatri.

2 – Controllare l’alimentazione.

3 – Mantenere una corretta e quotidiana igiene dentale.

4 – Sedute di igiene dentale in studio durante la gravidanza secondo quanto prescritto dal medico e dall’igienista dentale.

denti_memoria

Salute orale e demenza senile

Se avete superato la mezza età ed avete avuto qualche problema con la memoria prendete subito un appuntamento con un medico.

Si ma quale è meglio? Un neurologo, direte voi, ed invece no. Meglio passare prima dal vostro dentista di fiducia. Non è una battuta o una perfida trovata pubblicitaria, anzi.

Come riportato per primo in Italia dal quotidiano La Stampa di Torino, è appena uscita una ricerca medica del dipartimento di “dental ecology” dell’University of North Carolina che ha riscontrato una marcata correlazione tra deficit cognitivo e salute dei denti in persone di mezza età.

Lo studio è stato effettuato su un campione di ben 6000 persone di età compresa tra i 45 ed i 64 anni e si è basato su test cognitivi correlati ad esami odontoiatrici su denti e gengive.

Il risultato, per certi versi sorprendente, è stato che i soggetti con dentatura sana hanno ottenuti risultati sensibilmente migliori nei test cognitivi: scioltezza di linguaggio, facilità nel manipolare numeri, capacità di ricordare, rispetto a coloro con denti mancanti e con problemi di patologie dentali o gengivali.

Lo studio ha trovato la correlazione tra patologie della bocca e deficit cognitivi senza, per ora, stabilire le relazioni causa/effetto anche se i ricercatori hanno formulato alcune ipotesi.

Si ipotizza che i soggetti con patologie dentali abbiano una dieta povera di “cibi per la mente” ricchi di sostanze antiossidanti. Secondo alcuni sarebbe proprio la scarsa salute orale che porterebbe ad evitare certi cibi contribuendo in tal modo al declino cognitivo.

Ipotesi da verificare, certamente, ma i risultati dello studio potrebbero già ora, secondo i ricercatori, portare a rivedere i fattori di rischio, aggiungendo questi, per le patologie collegate al declino cognitivo.

single_tooth_anesthesia

Single tooth anesthesia

Si chiama STA (single tooth anesthesia) la nuova frontiera delle anestesie odontoiatriche.

Non si stratta di un nuovo tipo di anestetico bensì di una nuova tecnica di somministrazione dell’anestetico stesso, che sembra sicuramente più confortevole per il paziente e addirittura, secondo i suoi promotori americani, “virtually painless”, cioè praticamente senza dolore.

In sostanza al posto di utilizzare una comune siringa da anestesia ne viene utilizzata una speciale dotata di sensori di pressione e collegata ad un computer dedicato.

Questo permette al medico di inserire l’ago verificando la giusta pressione quindi in modo molto più confortevole per il paziente, “virtually painless”, appunto.

Altrettanto importante è che con una sola iniezione si può praticare un’anestesia profonda pensionando la cosidetta “tronculare” cioè l’anestesia locoregionale oggi utilizzata quando è necessario addormentare il nervo mandibolare, ad esempio nel caso di interventi sui molari.

Il nervo mandibolare passa, appunto, all’interno della mandibola, e non può essere raggiunto dall’effetto dell’anestetico se non con una iniezione che ne provochi il blocco.

Almeno fino ad ora, perché con la tecnologia STA sarà presto possibile ed i pazienti presto dimenticheranno sia le attuali fobie per un’iniezione sempre fastidiosa e relativamente dolorosa sia il blocco della mandibola con intorpidimento delle parti di faccia e bocca interessate che si protrae più o meno a lungo ma, in genere, sempre oltre i tempi di intervento del dentista.

Allo stesso modo, potendo operare con una singola e semplice iniezione, il lavoro dell’odontoiatra sarà più immediato e facilitato.

In Adec siamo attentissimi alle innovazioni che portano un reale beneficio ai pazienti ma mantenendo sempre al primo posto la sicurezza per i pazienti e per i nostri operatori.

Per questo introdurremo questa tecnologia innovativa non appena le valutazioni che stiamo effettuando ci avranno completamente soddisfatto sia in merito agli standard di sicurezza che ai reali benefici per i nostri pazienti.

kolibree

Spazzolino smart

E’ in arrivo il primo spazzolino elettrico intelligente. Presentato al CES di Las Vegas, la più importante vetrina mondiale per l’elettronica di consumo.

Prodotto dalla statunitense Kolibree, lo smart toothbrush sarà disponibile entro la fine del 2014.

Quali sono le sue funzioni? Secondo i produttori sarà un valido aiuto per monitorare e migliorare la propria igiene dentale visto che permetterà, per la prima volta, di vedere sullo schermo di uno smartphone se e quanto la pulizia effettuata è stata efficace.

Secondo quanto visto lo spazzolino intelligente permetterà di visualizzare su iphone l’efficacia dell’azione di spazzolamento dei denti su una apposita bacheca e con informazioni, valori percentuali e grafici colorati avremo la possibilità di scoprire i “punti deboli” e correggerli.

Il funzionamento è molto semplice ed è bastato applicare una connessione bluetooth ed un sensore ad uno spazzolino elettrico in modo da poterlo connettere ad un iphone.

Grazie ad una apposita app verranno monitorate e memorizzate le modalità di spazzolamento ed i tempi, mentre un sensore verificherà il raggiungimento dei punti più nascosti e difficili della bocca.

Memorizzando le informazioni l’app “imparerà” le vostre abitudini ed al termine della pulizia visualizzerà non solo le informazioni relative alla singola pulizia ma permetterà raffronti sempre più precisi e … “vi sgriderà” se pulirete i denti peggio di prima e “vi premierà” se lo farete meglio.

O forse non si spingerà così avanti da sgridarvi o premiarvi ma certo, se lo smart toothbrush rispecchierà davvero quanto visto e promesso al CES, potrebbe essere davvero uno strumento utile anche perché il prezzo annunciato , 200 dollari all’utente finale, dovrebbe consentirne una diffusione larga.

Ultima nota tipicamente americana: l’app è multiutente, fino a 5, e può essere usato da tutta la famiglia ma, come raccomandato dai produttori…usando una spazzola diversa per ciascun utente!

inmg

Scialorrea

Si parla di scialorrea in presenza di una eccessiva salivazione. E’ sicuramente un disturbo fastidioso e che non va sottovalutato sia perché può fortemente limitare la vita sociale visto che spesso ha come conseguenza l’alitosi sia perché porta alla comparsa di fissurazioni e ragadi periorali. In alcuni (limitati e temporanei) casi la scialorrea è quasi impossibile da evitare ma, a volte è anche un sintomo, un campanello d’allarme che ci avvisa che qualcosa non va bene.

Si ha eccessiva presenza di saliva nel cavo orale o perchè ne viene prodotta troppa oppure perchè non viene eliminata a sufficienza (in questo caso si parla di clearance insufficiente).

Detto dei casi temporanei e limitati, ad esempio un improvviso stato emotivo oppure i primi mesi di gravidanza, negli altri casi è sempre meglio indagare e scoprirne le cause.

A volte è semplice, come nel caso di pazienti trattati con farmaci neurolettici (psicofarmaci) altre volte l’ipersalivazione (detta anche ptialismo) è causata dal reflusso gastro esofageo, qualche volta dalla presenza di protesi dentali.

Ma, come detto, la scialorrea può essere dovuta a patologie più importanti e che vanno trattate con attenzione.

Ad esempio può essere dovuta ad una intossicazione da metalli pesanti quali rame e mercurio oppure essere conseguenza di radioterapia, ma può anche essere sintomo di una patologia mascellare.

In caso di ipersalivazione è quindi fortemente consigliato effettuare uno screening orale.

In Adec vi accoglieranno i migliori specialisti, dal logopedista all’otorinolaringoiatra all’ortodonzista in grado di trovare le cause e fornirvi la migliore assistenza e cura.

gomme_senza_zucchero

Gomme senza zucchero

Nonostante alcuni eccessi delle campagne pubblicitarie (i principali produttori sono stati richiamati e multati lo scorso settembre) la pratica di utilizzare gomme da masticare allo xilitolo fuori pasto o come complemento dello spazzolino e del filo interdentale è sicuramente una pratica che noi di ADEC consigliamo per almeno due buoni motivi.

Xilitolo

Lo xilitolo conosciuto anche come E967 contenuto nelle gomme è uno zucchero vegetale conosciuto dalla fine dell’ottocento.

E’ presente in piccole quantità in alcuni vegetali e frutti (mais e lamponi) ma è conosciuto come “zucchero del legno” perché estratto industrialmente dalla betulla ed altri fusti a legno duro.

E’ utilizzato fin dagli anni 60 dell’industria dolciaria per il suo potere dolcificante simile al saccarosio (il comune zucchero). Più recentemente (fine anni 80 del XX secolo) si è scoperto che lo xilitolo ha notevoli proprietà antitartaro ed è acariogeno, cioè non provoca la carie.

Salivazione

Masticare gomme aumenta e migliora la salivazione che ha, di suo, un effetto protettivo aumentando quindi potenziale antibatterico in bocca.

Quindi è meglio avere sempre in bocca un chewing-gum allo xilitolo?
Non proprio, basta masticarlo per una decina di minuti e si ottiene l’effetto desiderato.

Anzi la dr.ssa Giulia Borromeo, gnatologa dello studio ADEC sconsiglia di masticare gomme costantemente perché molto faticoso per i muscoli masticatori e per l’articolazione della mandibola e può causare rumori articolari e dolori al viso.

In questo caso è bene sospendere l’uso per un mese e masticare molto lentamente cibi duri o gommosi.

traumi_dentali_bambini

Traumi infantili: Cosa fare se al vostro bambino si rompe un dente?

A scuola, giocando con gli amici, facendo attività sportiva…non è difficile che un bambino possa farsi male e rompersi un dente. Lo sanno tutti i genitori e diversi, compreso il sottoscritto, si sono trovati in questa situazione.

Cosa fare?

Intanto non farsi prendere dal panico. Bisogna semplicemente cercare il pezzo di dente rotto e recarsi immediatamente dal proprio dentista che lo riattaccherà restituendo la funzionalità e l’estetica senza problemi di tenuta e durata.

A condizione, naturalmente, che il dente venga scrupolosamente curato con una corretta e quotidiana igiene orale come deve essere fatto per tutti i denti.

E se il bambino perde un dente?

Anche in questo caso basterà seguire alcune semplici indicazioni.

Prendere il dente caduto e, dopo averlo accuratamente sciacquato, provare a reinserirlo in bocca tenendolo premuto con un fazzoletto oppure, se non è possibile, mettere il dente caduto in un contenitore con del latte. Dopodiché recarsi con urgenza dal dentista.

In Adec facciamo particolare attenzione ai bambini ed abbiamo uno specifico reparto a loro dedicato con specialisti pedodontisti in modo da mettere i bambini a proprio agio e minimizzare ansie e paure (anche quelle dei genitori).

In caso di emergenze come rotture o perdita di denti la tempestività è molto importante, per questo vi raccomandiamo di non aspettare e venire subito in studio dove troverete un team di specialisti in pedodonzia a Milano. Vi riceveremo subito e potremo intervenire tempestivamente per riportare la tranquillità ed il sorriso (anche ai genitori).