Tutti gli articoli di Adec

dipendenza_caffeina

Dipendenza da caffeina

E’ vero (anche la teina) ed oggi un nuovo studio americano recentemente pubblicato sul “Journal of caffeine research” e riportato dai principali media e siti di divulgazione americani lo conferma tanto da parlare di “caffeine use disorder”.

Una vera e propria dipendenza, ancorchè poco considerata, tale da indurre anche soggetti a rischio (cardiopatici e donne in gravidanza, ad esempio) a non poterne fare a meno.

“L’effetto stimolante della caffeina supera le soglie di rischio con l’assunzione di 400 mg (4/5 tazzine di caffè ma è da tener presente che la caffeina è molto presente anche in bevande come la coca cola e bibite energetiche) con conseguente disordine nervoso, senso di irritabilità, insonnia e non va dimenticato che è fortemente sconsigliata nei cardiopatici per la sua azione di lipolisi, cioè di aumento di glicerolo ed acidi grassi nel sangue (fonte: Wikipedia)”

Anche il sonno ne risente

Come conferma la dr.ssa Giulia Borromeo, gnatologa ADEC, è dimostrato anche che le sostanze stimolanti come la caffeina la teina e la nicotina peggiorano la qualità del sonno ed accentuano il digrignamento dei denti

Denti macchiati

Va inoltre ricordato che l’acido tannico contenuto sia nella caffeina che nella teina è responsabile delle antiestetiche macchie gialle o marroni che compaiono sui nostri denti.

Se siete bevitori di caffè, come quasi tutti gli italiani ed oltre il 90% degli americani chiedete consigli ai nostri esperti di sbiancamento dentale prima che il vostro sorriso ne risenta troppo.

Gli specialisti ADEC riusciranno a rendervi denti perfettamente bianchi in poco tempo.

consigli_igiene_orale_2014

I consigli di igiene orale

Con l’avvento del nuovo anno capita spesso di pensare a quali cambiamenti fare per il futuro. Facciamo un sacco di promesse per cercare di essere più felici e sani. Questi buoni propositi di solito ruotano attorno al fitness e alle abitudini alimentari, all’equilibrio tra vita privata e lavoro e alle relazioni con la famiglia, gli amici e il proprio partner. Qualunque siano le vostre buone intenzioni di solito ce n’è sempre qualcuna che ha a che fare con l’abbandono delle cattive abitudini.

Quest’anno perché non porsi l’obiettivo di migliorare la propria igiene orale nel 2014? Lasciati alle spalle le scuse come “questa sera sono troppo stanco per lavarmi i denti” o “mi sono dimenticato di passare il filo interdentale”.

Ecco alcuni consigli per iniziare il 2014 all’insegna di una perfetta igiene orale:

1. Usa il filo interdentale tutti i giorni

Questo è il nostro consiglio numero uno! Spesso l’utilizzo del filo interdentale viene trascurato. Il filo interdentale previene l’accumulo di placca rimuovendo le parti di cibo che rimangono bloccate tra le gengive e tra i denti.

2. Risciacqua ogni volta che lavi i denti

Procurati un collutorio al fluoro e tienilo in bagno vicino allo spazzolino come promemoria per utilizzarlo dopo ogni lavaggio. Questa è una routine che vi porterà via pochissimo tempo e che vi garantirà grandi benefici per la vostra salute orale.

3. Usa lo spazzolino dopo ogni pasto

Molte persone usano lo spazzolino una sola volta al giorno anche a causa del poco tempo e della stanchezza a fine giornata. L’ideale però sarebbe spazzolare i denti dopo ogni pasto lasciando trascorrere una trentina di minuti tra il pasto e la pulizia.

4. Non saltare le visite dal dentista

I controlli regolari con il dentista sono fondamentali per la salute dei vostri denti. Il dentista può aiutarvi a prevenire problemi più o meno complessi come ad esempio l’insorgere di una carie. Programma oggi stesso il 2014 fissando una prima visita con il tuo dentista di fiducia per controllare che sia tutto a posto.

5. Adatta la tua dieta ai tuoi denti

Magari questo proposito è già nella tua lista per il 2014, in caso contrario aggiungilo ora: ridurre lo zucchero presente nella dieta. Spesso lo zuccherò può causare problemi ai denti ed è la principale causa di carie. Il consiglio è di mangiare più verdure che aiutano a rimuovere la placca e che contengono meno zuccheri degli altri alimenti.

bambino_labbro_ferito

Come trattare le ferite alla bocca nei bambini

Vostro figlio che piange e si tiene la bocca perché perde del sangue dal labbro: una situazione decisamente spiacevole ma che può capitare a tutti. Che si sia morso o abbia urtato il labbro la situazione non cambia. Lui sente dolore e voi avete bisogno di sapere cosa fare.

Certo va detto che di solito le ferite alla bocca nei bambini sembrano peggio di quello che in realtà sono. In bocca sono infatti presenti numerosi vasi sanguigni e quindi anche un piccolo taglio può provocare una discreta perdita di sangue.

Molto spesso ai bambini capita di cadere e farsi male giocando, ma anche un altro tipo di situazione può capitare: i bambini infatti a volte si mordono il labbro o la guancia mentre sono ancora sotto gli effetti di un’anestesia locale, come ad esempio quella che si applica per il trattamento di una carie.

Altre volte le lesioni alla bocca sono causate dalle situazioni più inaspettate. A volte infatti può capitare di graffiarsi le gengive mangiando delle patatine. Anche i popcorn possono dare problemi a causa della pellicola color ambra che può rimanere incastrata tra un dente e la gengiva generando così un’infezione.

Ecco allora alcuni semplici consigli per trattare le ferite alla bocca nei bambini:

Pulite l’area. Se il labbro è spaccato un risciacquo con acqua calda salata vi aiuterà a rimuovere lo sporco e i detriti. Non usate il perossido: il bambino potrebbe ingoiarlo.

Fermate l’emorragia. Applicate una leggera pressione sull’area con un panno umido per 10 minuti.

Applicate del ghiaccio. Un impacco di ghiaccio aiuta ad intorpidire la zona ferita e a ridurre il gonfiore.

Rivolgetevi ad un dentista. Se la lesione alla bocca è causata da una caduta o da un incidente è meglio rivolgersi al dentista. Lo studio ADEC è specializzato nella cura di queste problematiche grazie ad un team di specialisti in odontoiatria pediatrica e pedodonzia a Milano.

Monitorate la situazione. Un labbro tagliato di solito richiede circa una settimana per guarire. Durante questo periodo evitate di dare al bambino alimenti salati o acidi come ad esempio il succo d’arancia perché potrebbero causare bruciore. E’ una buona abitudine sciacquare con acqua dopo i pasti per evitare che il cibo irriti il taglio. Se la ferita dopo 10 giorni non è guarita rivolgetevi al dentista.

dolci_natale

I dolci di Natale e i consigli del dentista

Le festività natalizie si avvicinano, e con esse anche i cestini e i sacchettini pieni di biscotti, caramelle e dolci di ogni tipo. Durante il periodo di Natale tutti amano mangiare squisite torte e bere delle calde cioccolate e i bambini vanno pazzi per le caramelle avvolte in vivaci carte colorate.

Tutti noi amiamo le feste di Natale, purtroppo però questo è un periodo che può mettere a dura prova la salute dei nostri denti.

Ecco allora 5 consigli per fare in modo che a gennaio il nostro sorriso sia ancora in perfette condizioni.

1. Spazzolate i denti dopo aver mangiato torte di bacche
Mirtilli e more possono macchiare i denti. I denti infatti sono porosi e per questo motivo gli alimenti e le bevande di colore scuro come il caffè, il succo d’uva e il vino rosso possono macchiarli.

2. Mangiate proteine insieme ai carboidrati
Quando riempite il vostro piatto con ripieni e pane ricordatevi di aggiungere anche una porzione di fagioli, una manciata di noci o qualche fetta di formaggio. Gli zuccheri con i batteri formano degli acidi che possono portare alla formazione di carie. Le proteine aiutano a contrastare questo processo.

3. Evitate i cibi duri o appiccicosi
Le caramelle appiccicose possono rimanere sui denti per molto tempo aumentando così il rischio di carie. Inoltre mangiando cibi duri si corre il rischio di scheggiare i denti.

4. Limitate gli spuntini fuori dai pasti
Mangiando o bevendo spesso durante il giorno la saliva non ha la possibilità di rimuovere lo zucchero. Se proprio non riuscite a limitare i vostri spuntini almeno assicuratevi di bere molta acqua, questo vi aiuterà a rimuovere i residui di cibo prima che si formi la placca.

5. Gustatevi i cibi amici dei denti
5. Il sedano, le carote e le mele aiutano la bocca a creare più saliva, che a sua volta spazza via i batteri. Anche i prodotti caseari come il formaggio e il latte sono buoni alleati della salute orale visto che combattono gli acidi della bocca. Una buona abitudine poi è masticare per una decina di minuti una gomma da masticare senza zucchero in modo da stimolare la produzione di saliva e proteggere i denti.

protesi_mobile

La protesi mobile

Mi vengono poste queste domande con una certa frequenza:

“Dottore, devo fare la dentiera, ma starà su da sola?”
“Dottore dopo che ho fatto la dentiera, posso mangiare tutto?”
“Devo rifare la protesi, dottore, mi farà male come questa all’inizio?”

Dentiera, protesi mobile, protesi rimovibile in qualsiasi modo la si voglia chiamare, è croce o delizia di chi la indossa, per alcuni è un problema fastidioso o doloroso, per molti un piacere senza la quale, la vita diventerebbe difficile.

Una buona dentiera, deve permettere di vivere dignitosamente e senza fastidi: sorridere, masticare, parlare, tutte queste funzioni devono essere in armonia, per facilitare la vita al portatore di protesi.

Per lo studio ADEC questa è una missione.
La precisione con cui si prendono le impronte, lo scrupolo della scelta del colore e della forma dei denti, la meticolosità delle prove che si effettuano, sono alcune delle peculiarità che vengono riconosciute allo studio, e che portano ADEC al vertice anche nelle dentiere.

Questo è il nostro protocollo operativo (azioni in sequenza per fare una dentiera).

Prima Visita:
Conoscenza reciproca e raccolta di informazioni sulle vecchie protesi e sui VERI obiettivi che si vogliono raggiungere, sia estetici che funzionali. Valutazione delle soluzioni alternative (implantologiche,etc), se desiderate, o integrative alla dentiera (sistemi di stabilizzazione vari).
Valutazione dei costi e dei tempi.

1° incontro:
In questa seduta si incomincia il lavoro, prendendo le prime impronte con materiali semplici, continuando il dialogo sulle caratteristiche che la protesi dovrà avere.

2° incontro:
Si realizzano le seconde impronte, quelle su cui si finirà il lavoro. Ovviamente devono essere “perfette” (se raramente cio’ non soddisfa il medico… nessun problema, vengono riprese).

3° incontro:
Viene stabilito quanto “alte o basse” devono essere le dentiere, in proporzione alla bocca ed all’intero viso, quanto devono vedersi i denti superiori rispetto agli inferiori, che forma devono avere e come devono essere posizionati nelle bocca. (funzione ed estetica).

Queste informazioni non sono DEFINITIVE, lo diventeranno nei passaggi successivi, dopo che verranno riverificati.

4°incontro:
Le prove… qui si crea la protesi.

L’attenzione viene posta sia sulla funzione che sull’estetica, i dati ricavati negli incontri precedenti prendono forma e si può vedere la protesi prendere vita.
Questo passaggio verifica tutti i dati precedenti… una sorta di “prova del nove”.
Se ci fosse un dubbio in questo?… Si fa un passo indietro e si rifà il passaggio precedente, e si continua con le prove finché il paziente ed il medico (in collaborazione con il tecnico) sono d’accordo nel finire il lavoro.

5° incontro:
Consegna della protesi con verifiche dell’ estetica, contatti dentali, ed istruzioni su tutto quello che potrebbe succedere nelle prime 24 ore, tempo stabilito per il primo controllo…ma non sono finiti, continueranno… finché tutti gli obbiettivi del punto 1 non sono stati raggiunti, con piena soddisfazione di tutte le parti.

Questo è lo standard ADEC.

 

diagnosi_precoce_malattie_gengivali

I sintomi della malattia parodontale

La malattia parodontale è spesso silenziosa, sintomi significativi possono non apparire fino ad uno stadio avanzato della malattia.
Tuttavia i sintomi di una malattia gengivale possono essere i seguenti:

1) Gengive arrossate, gonfie o altri dolori in bocca.

2) Sanguinamento quando si usa lo spazzolino, il filointerdentale, o quando si mangiano cibi duri.

3) Gengive che si stanno ritirando e che fanno apparire i denti più lunghi rispetto a prima.

4) Perdita dei denti.

5) Pus tra le gengive e i denti.

6) Ferite in bocca.

7) Alito cattivo persistente.

8) Un cambiamento nel modo in cui i denti si toccano quando mordi.

9) Un cambiamento della forma delle protesi.

Il tuo dentista di fiducia potrà aiutarti a capire se stai rischiando di sviluppare una malattia parodontale. Molte persone non sanno nemmeno di avere questa infezione che se non viene curata può portare alla perdita dei denti.

Se stai cercando uno studio dentistico in grado di aiutarti a controllare lo stato di salute delle tue gengive rivolgiti con fiducia allo studio Adec, importante centro dentistico da 30 anni in centro a Milano. Ti aspettano le migliori tecnologie ed un team di specialisti sempre a tua disposizione

alito_cattivo

Le cause dell’alito cattivo

Che lo si chiami alito cattivo o alitosi, si tratta comunque di una situazione spiacevole e causa di imbarazzo. Se hai problemi di alito cattivo è bene che tu ti rivolga al tuo dentista. L’alito cattivo può essere causato da molteplici fattori e il dentista può aiutarvi ad individuare la causa e definire il miglior trattamento.

Da cosa può essere causato l’alito cattivo?

Cibo. Quello che mangi influisce sul tuo alito, come nel caso di aglio o cipolla. Se non usi spazzolino e filo interdentale tutti i giorni, parti di cibo possono rimanere in bocca accumulando batteri che possono causare alito cattivo.
Malattie gengivali.Un alito cattivo persistente o un cattivo sapore in bocca possono anche essere segnali di malattie gengivali, le quali sono causate dalla placca.
Secchezza della bocca. Questo succede quando il flusso di saliva diminuisce a causa ad esempio di farmaci, problemi alle ghiandole salivari o il fatto di respirare continuamente dalla bocca. Senza sufficiente saliva le parti di cibo non vengono rimosse. Se soffri di secchezza della bocca il tuo dentista può prescriverti la saliva artificiale o suggerirti di mangiare della caramelle senza zucchero oppure di aumentare l’assunzione di liquidi.
Fumo e tabacco. Oltre a provocare ingiallimento dei denti e a essere dannoso per la salute in generale, il tabacco può causare anche alito cattivo. Il tabacco riduce le capacità gustative e irrita i tessuti gengivali. I consumatori di tabacco hanno così più possibilità di soffrire di malattie gengivali e sono a maggior rischio di cancro orale. Se siete consumatori di tabacco rivolgetevi al vostro dentista per chiedere consigli su come smettere.
Condizioni mediche. Alcune malattie hanno sintomi legati proprio all’alito cattivo. Infezioni ai polmoni, bronchite, diabete e alcune malattie di fegato e reni possono essere associate all’alito cattivo.
Se volete scoprire qual’è la causa del vostro alito cattivo prendete un appuntamento con il vostro dentista. Controlli regolari consentono al dentista di rilevare eventuali problemi come malattie gengivali o secchezza delle fauci. L’alito cattivo può essere il segno di un disturbo medico. Se il vostro medico stabilisce che la vostra bocca è sana allora ci si può rivolgere al proprio medico di base.

Il mantenimento di una buona igiene orale, l’eliminazione di malattie gengivali e la pianificazione di regolari pulizie professionali sono essenziali per ridurre l’alito cattivo. Usate lo spazzolino due volte al giorno e pulite gli spazi fra i denti tutti i giorni con il filo interdentale. Spazzolate anche la lingua. Se indossate protesi toglietele di notte e pulitele per bene la mattina prima di rimetterle.

E’ importante notare che il collutorio può coprire il cattivo odore solo temporaneamente. Il collutorio infatti è generalmente un cosmetico e non ha un effetto duraturo sull’alito cattivo. Se siete costretti a utilizzare costantemente uno spray rinfrescante per l’alito vi consigliamo di rivolgervi al vostro dentista.

gravidanza_denti

Salute orale e gravidanza

Un sorriso sano non serve soltanto a fare una buona prima impressione. Può anche essere un indice dello stato di salute. Una cattiva salute dentale può infatti spesso causare malattie cardiache, diabete e infezioni alle vie respiratorie. Mantenere un buono stato di salute orale nel corso degli anni è quindi estremamente importante, e il periodo della gravidanza non fa eccezione.

La gravidanza può causare cambiamenti nelle gengive e nei denti e durante questa fase circa il 40% delle donne soffre di una qualche forma di malattia parodontale, come ad esempio gengivite, carie e parodontite. Nonostante questi dati tuttavia il 56% delle donne incinte ammette di non recarsi dal dentista durante la gravidanza.

La cura dei denti durante la gravidanza è un argomento molto delicato e da sempre fonte di incertezza. Molti pensano infatti erroneamente che le donne in gravidanza non possano sottoporsi a cure dentistiche . Tuttavia questo è falso. La gravidanza è anzi un momento in cui è fondamentale prendersi cura della propria salute orale, e anche l’ostetrico e il ginecologo possono giocare un ruolo fondamentale in tutto questo.

Gli ostetrici e i ginecologi dovrebbero infatti incoraggiare il mantenimento di un buono stato di igiene orale durante la gravidanza eseguendo dei semplici controlli di routine durante la prima visita prenatale e incoraggiando le donne a rivolgersi ad un dentista. Va poi ricordato che le tradizionali terapie e procedure come l’igiene dentale, radiografie dentali e terapie canalari sono sicure durante la gravidanza.

Vanno inoltre sempre ricordate alcune importanti regole basilari per una bocca sana. Ossia limitare cibi e bevande zuccherate, lavare i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro, passare il filo interdentale una volta al giorno e soprattutto fare una visita di controllo dal dentista due volte all’anno

Con qualche piccolo accorgimento quindi le future mamme possono migliorare lo stato di salute della loro bocca. E i vantaggi non riguardano solo loro. Degli studi dimostrano infatti che le donne con una buona salute orale hanno meno probabilità di trasmettere ai propri figli batteri che possono causare carie.

Così durante la gravidanza il lavoro incrociato di dentista e ginecologo può assicurare un sorriso sano sia alle mamme che ai figli.

diagnosi_precoce_malattie_gengivali

Olio di cocco per la prevenzione della carie

L’olio di cocco potrebbe essere considerato come un antibiotico naturale in grado di distruggere i batteri responsabili della carie. Questo è il risultato di una ricerca dell’Institute of Technology irlandese. La componente antibioitca presente nell’olio di cocco potrebbe quindi essere un buon alleato dei prodotti tradizionali per la cura e la prevenzione della carie.

Il team dell’ Institute of Technology in Irlanda ha testato l’azione antibatterica dell’olio di cocco al suo stato naturale e dell’olio di cocco trattato con enzimi, in un processo simile alla digestione, per simulare il suo effetto quando ingerito dall’uomo.

Il test è stato effettuato contro ceppi del batterio streptococco e ha portato alla scoperta che l’azione combinata degli enzimi e dell’olio di cocco inibisce fortemente la crescita dei batteri responsabili della formazione della carie.

I ricercatori suggeriscono che l’enzima modificato con olio di cocco ha un potenziale come antibiotico commerciabile che possa essere di particolare interesse per il settore dell’igiene orale. Il dottor Damien Brady, che sta conducendo la ricerca ha detto: “La carie dentale è un problema di salute comunemente trascurato che colpisce il 60-90% dei bambini e la maggior parte degli adulti nei paesi industrializzati. L’integrazione di enzimi modificati olio di cocco in prodotti per l’igiene dentale potrebbe essere una valida alternativa agli additivi chimici. Inoltre, con l’aumento della resistenza agli antibiotici, è importante che rivolgiamo la nostra attenzione a nuovi modi per combattere l’infezione microbica. ”

Lo studio in oggetto ha inoltre dimostrato che l’olio di cocco, oltre a contribuire all’inibizione del batterio responsabile della carie, svolge un’azione positiva anche contro la formazioni di mughetto.

Altri studi in precedenza hanno dimostrato che gli alimenti parzialmente digeriti svolgono un ruolo attivo contro i microrganismi batterici responsabili della carie (fonte BBC News Health)

In attesa di ulteriori riscontri scientifici consigliamo di non sottovalutare mai la carie e di recarvi regolarmente dal dentista per controlli approfonditi e per le regolari sedute di igiene orale.

single_tooth_anesthesia

Qualche curiosità sui denti del giudizio

Spesso causa di dolore e mal di denti, i denti del giudizio sono tra i nemici dei nostri pazienti. Ma perché abbiamo questi denti in più rispetto alla dentizione permanente?

Gli antropologi ritengono che i denti del giudizio, o i terzi molari, siano stati la risposta evolutiva alla dieta dei nostri antenati, fatta di cibo grosso e ruvido che ha richiesto più forza nella masticazione e che ha portato allo sviluppo di un’altra serie di molari. Al giorno d’oggi, con i cambiamenti radicali fatti nella dieta e nel modo di mangiare, la presenza dei denti del giudizio non è più funzionale come per i nostri antenati e la loro comparsa nella vita delle persone non segue alcuna regola precisa.

Lo sviluppo dei denti da latte prima e della dentizione permanente dopo si svolge in modo organizzato nel corso degli anni, con il primo molare in eruzione verso i sei anni, il secondo intorno ai 12 anni e la serie di terzi molari (i denti del giudizio) tra i 17 e i 25, nell’età appunto del giudizio, effettivo o presunto. Ci si potrebbe chiedere a questo punto perché la comparsa dei denti del giudizio è accompagnata spesso da dolore. Ciò accade a causa della mancanza dello spazio necessario per i denti del giudizio per poter fuoriuscire senza problemi: altri denti occupano lo spazio (malocclusione) o la posizione dei denti del giudizio non è corretta. Entrambe le situazioni provocano dolore.

Spesso però i denti del giudizio rimangono nascosti causando problemi alla salute della bocca, come affollamento o spostamento dei denti permanenti e rendendo necessario intervenire chirurgicamente per l’estrazione dei denti del giudizio.

Raccomandiamo perciò di non sottovalutare i denti del giudizio e di sottoporsi ai controlli periodici dal dentista riportando qualsiasi dolore o problema ai denti.