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Carie: addio trapano

Addio al trapano: le carie verranno eliminate con un getto di gas

La notizia arriva dall’autorevole Journal of Microbiology e promette di essere rivoluzionaria per i dentisti ma soprattutto per i loro pazienti.
Nel giro di tre, massimo cinque anni, il trapano potrebbe essere solo un brutto ricordo, questo perché i denti cariati verranno trattati con dei lampi di gas al plasma, freddi ed innocui che in pochi secondi spazzeranno via germi e tessuto infetto, il tutto senza alcun contatto fisico tra lo strumento ed il dente, quindi in modo totalmente indolore.
Inoltre, i getti di plasma agiranno esclusivamente sui tessuti danneggiati senza intervenire sulla parte sana del dente che non rischierà quindi alcuna compromissione.

Oggi  sono allo studio diverse strade per eliminare il trapano del dentista, che probabilmente è il motivo principale per cui ancora oggi moltissime persone  rifiutano di farsi curare i denti.
Si pensa, ad esempio, di sostituire il trapano con il laser, ma la soluzione di bombardare l’infezione con getti di plasma, studiata da un’equipe di specialisti dell’Università di Amburgo, sembra più che una promessa.

Tecnicamente, il gas plasma consiste di un insieme di particelle cariche prodotte dall’azione di un forte campo elettromagnetico su acqua ossigenata vaporizzata, ovvero la stessa tecnica che viene utilizzata  nella pratica della sterilizzazione di strumenti chirurgici sensibili al calore.
I test sono stati effettuati in laboratorio ma utilizzando dentina estratta da denti umani e ‘cariata’ dai principali batteri della carie. Un bombardamento, per un massimo di 18 secondi, è  bastato ad eliminare il tessuto infetto.
La quantità di batteri eliminati, infatti, è direttamente proporzionale alla durata del bombardamento al plasma.

La totale mancanza di contatto fisico tra lo strumento ed il dente, unita al fatto che il processo avviene a freddo, rende l’operazione completamente indolore e dovrebbe consentire, finalmente, a tutti di dimenticarsi della paura che ancora oggi ci assale al solo pensiero di doversi “accomodare”  sulla poltrona del dentista.

Ma c’è un’altra notizia che, se supererà i test e verrà confermata, potrebbe fare la gioia dei pazienti odontoiatrici.
Un’equipe di ricercatori del Leeds Dental Institute ha scoperto una proteina che permette di riparare in modo naturale lo smalto dentale danneggiato. La proteina, secondo gli scienziati, è in grado di  “richiamare” e far affluire i minerali che formano lo smalto ricreando, praticamente, lo stesso processo fisiologico che porta alla nascita ed allo sviluppo dei denti definitivi.

Anche in questo caso tra tre, quattro anni potremmo saperne di più.