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Piercing alla lingua: quali i rischi per la nostra bocca?

Tutto ciò che devi sapere sui body piercing

Dall’inglese to pierce, perforare, la pratica del body piercing oggi è più che una moda, quasi un modo di vivere ed ha origini antichissime.
Presente nella maggior parte delle culture tribali preistoriche, veniva praticato utilizzando metallo, ossa o legno ed aveva principalmente scopi ornamentali, sociali o spirituali. Oggi il piercing al naso, all’ombelico, all’orecchio, al labbro, ma soprattutto alla lingua, è molto praticato dai più giovani, come segno di distinzione e di appartenenza ad una comunità.

I medici, però, da anni mettono in guardia sui rischi, anche gravi, che questa pratica comporta. Tra quelli meno importanti ma molto diffusi troviamo

  • reazioni allergiche ai metalli
  •  frequenti sanguinamenti

I piercing alle labbra e alla lingua sono tra i più diffusi e portano spesso problemi di

  • deglutizione
  • problemi di tipo odontoiatrico
  • infiammazioni la cui diffusione nel corpo è facilitata dai numerosi vasi sanguigni presenti nella lingua
  • infezioni molto gravi come epatite B o C, fino all’HIV o all’ endocardite batterica, un’infezione della parte interna del cuore che, se non adeguatamente trattata, può essere fatale.

Sono però i denti le vittime principali dei piercing praticati sulla lingua, sulle labbra o, comunque in zone prossime alla bocca. Secondo i dentisti, circa la metà dei giovani amanti del body piercing ha almeno un dente scheggiato. Ma non solo, spesso si assiste alla formazione di uno spazio tra i denti incisivi, detto diastema, facilitato dall’abitudine di alcuni ragazzi di spingere il piercing tra i denti anteriori, provocando un effetto contrario a quello dell’apparecchio ortodontico utilizzato per correggere difetti simili.

I risultati di una ricerca condotta dall’ Ohio State University di Columbus, sono ancora più preoccupanti. I ricercatori, grazie ad uno studio su 58 giovani tra i 21 e i 22 anni metà dei quali aveva un piercing alle labbra, hanno trovato che il 41,4% dei soggetti col piercing presentava problemi di ritiro delle gengive, mentre solo il 6,9% dei ragazzi senza piercing aveva lo stesso problema. Inoltre tra gli amanti del body piercing, la linea di ritiro delle gengive era, in media, due volte più profonda rispetto all’altro gruppo. Secondo questo studio il piercing, se praticato a lungo, provoca un trauma da corpo estraneo dovuto ai movimenti dell’oggetto di metallo all’interno della bocca che causano sia il ritiro delle gengive che altri problemi odontoiatrici a partire da rotture ed infezioni.

In conclusione, chi pratica il piercing, che per i minorenni necessita del consenso dei genitori, dovrebbe stare molto attento e seguire alcune indicazioni di sicurezza come fare molta attenzione nella scelta del piercer, rivolgersi ad un professionista ed accertarsi che operi utilizzando strumenti sterili e in ambienti igienicamente controllati e che sappia inserire il piercing nel modo corretto, cioè in posizione perpendicolare rispetto al tessuto ed evitare assolutamente il fai-da-te.