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allergie

ALLERGIE DAL DENTISTA

Tutto quello che devi sapere sulle possibili allergie dal dentista

E’ possibile, anche se non molto frequente, scoprire di soffrire di allergie dopo essersi sottoposti a cure odontoiatriche.
Le allergie possono presentarsi all’improvviso e, in ambito odontoiatrico, riguardano soprattutto gli anestetici locali, alcuni farmaci come gli antibiotici e, in qualche caso, i guanti in lattice. Non troppa preoccupazione, soffrire di qualche allergia non dev’essere motivo di preoccupazione o, peggio, di rinuncia alle cure odontoiatriche.

Cosa fare in caso di allergia?

Comunicate al vostro dentista fin da subito eventuali allergie già note e durante la seduta qualunque sintomo vi sembri strano o fastidioso. Oggi sono sempre più utilizzati guanti anallergici e i farmaci vengono sostituiti con altri equivalenti ma privi dell’allergene sensibilizzante e l’anestesia può essere effettuata senza provocare allergie.
Le allergie all’anestesia locale sono quelle da tenere in maggiore considerazione. I moderni farmaci AL (anestetici locali) appartengono al gruppo degli amidi e il più utilizzato attualmente è rappresentato dalla lidocaina, mepivacaina, etidocaina, prilocaina, bupivacaina e dibucaina. I precedenti, non più utilizzati, appartengono al gruppo degli esteri e provocavano crisi allergiche con molta più frequenza rispetto agli amidi. Tutti gli AL agiscono bloccando la trasmissione dell’impulso nervoso, bloccando quindi i recettori nocicettivi, i cui impulsi non vengono trasmessi al cervello. Vengono rapidamente assimilati per idrolisi, questo è motivo per il quale le anestesie locali sono di breve durata.
Le allergie da AL sono di due tipi:

  • ipersensibilità: reazioni che possono essere sia di tipo immediato che ritardato, potenzialmente anche gravi. Si presentano in meno dell’1% dei casi.
  • tossicità: sono reazioni che dipendono dal dosaggio, quindi si evitano mantenendosi sempre all’interno delle quantità consigliate. Si verificano, in genere, in pazienti con problemi patologici quali insufficienza renale e/o epatica. I segni di tossicità possono essere rilevanti ed includono agitazione, tremori-convulsioni, bradicardia fino alla depressione miocardia e respiratoria.

Di solito questo tipo di reazioni insorgono in seguito ad un’esagerata risposta del paziente o da un elevato e rapido passaggio in circolo come nel caso di puntura accidentale di un vaso. Molto più frequentemente, in seguito alla somministrazione di un anestetico locale, si possono avere manifestazioni sintomatiche come iperventilazione, nausea, vomito, sudorazione, disorientamento o lieve bradicardia.

Ricorda di compilare sempre la scheda clinica prima di sottoporti ad un intervento medico chirurgico: è un passaggio molto importante, permetterà al medico curante di valutare il percorso da seguire senza mettere a rischio la tua salute. 

 

 

gengivite

LA GENGIVITE

Il 60% degli italiani soffre di gengivite

Che cos’è la gengivite?

La gengivite, che è spesso un campanello d’allarme di patologie più gravi, è una patologia infiammatoria delle gengive, particolarmente diffusa, causata dalla proliferazione dei batteri orali. Una recente indagine, realizzata da Future Concept Lab in collaborazione con AIDI (Associazione Igienisti Dentali Italiani) condotta su un campione di 700 persone di età compresa tra i 19 e i 75 anni conferma, infatti, che ne soffrono più di 6 italiani su 10.

Quali i sintomi?

I sintomi più evidenti sono:

  • il dolore
  • arrossamento gengivale
  • l’edema
  • sanguinamento
  • alito cattivo.

Si tratta di una patologia caratterizzata per lo più da lesioni superficiali e reversibili, anche se può arrivare ad essere molto fastidiosa e dolorosa a seconda dell’estensione. Ad ogni modo dev’essere tenuta sotto stretto controllo perché quasi sempre arrossamenti,  gonfiori e sanguinamenti delle gengive sono il primo campanello di allarme di altre patologie della bocca, molto spesso più gravi.
Dai dati raccolti nello studio emerge, in particolare, che il 30% degli italiani dichiara di soffrire o di aver sofferto di gengive arrossate, il 19% di gengive sanguinanti, il 15% di gengive infiammate e/o gonfie e il 25,6% di eccessiva sensibilità dentale. Oltre ad avere una stretta correlazione con altre patologie del cavo orale, i disturbi alle gengive contribuiscono ad aumentare il malessere generale di chi ne soffre: il 35% degli intervistati afferma infatti di sentirsi nervoso e irritabile quando le gengive danno problemi,  mentre il 49% fa fatica a mangiare anche i cibi preferiti ed il 24% va incontro a problemi del sonno. Per il 15% degli intervistati, infine, i fastidi alle gengive portano a sentirsi a disagio nelle relazioni sociali e ad evitare di sorridere.

Prevenire la gengivite è possibile?

Si, prevenire la gengivite e i problemi ad essa legati è piuttosto facile ed economico.
Il miglior rimedio è l’igiene orale. L’uso corretto e quotidiano di spazzolino e filo interdentale è sufficiente per evitare la maggior parte dei rischi di gengivite. Una seduta di igiene orale professionale, con un igienista professionista e certificato, almeno 2 volte l’anno, permette non solo l’ablazione del tartaro ed una profonda e completa igiene orale, ma anche un controllo sullo stato di salute generale di denti e gengive.

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L’importanza di avere gengive sane

Le gengive sane allontanano il rischio di cancro

Il filo interdentale potrebbe non essere soltanto lo strumento principale per sconfiggere le malattie delle gengive e mantenere denti sani e belli, ma essere riconosciuto come uno strumento molto utile anche nella prevenzione dei tumori. Nella casistica medica è ormai accertato che la malattia parodontale abbia influenza sull’insorgere di cardiopatie o malattie metaboliche come il diabete ed è stato accertato il legame con alcune forme di cancro orale.

Fino ad ora nessun dato aveva dimostrato il collegamento tra salute orale e rischio di sviluppare tumori, ma, secondo un imponente studio americano sulle abitudini di vita che ha coinvolto oltre 50.000 uomini per 18 anni esisterebbe invece un collegamento tra la salute delle gengive ed il rischio di sviluppare un tumore di qualunque tipo.

Secondo i dati risultanti dalla ricerca, le persone che si sono preoccupate di curare con costanza la salute delle proprie gengive utilizzando quotidianamente il filo interdentale, sono risultate meno esposte ad ogni tipo conosciuto di tumore. Le persone con una storia clinica di parodontite, al contrario, sono risultate del 14% più a rischio di svilupparne uno, rispetto a chi non aveva mai avuto problemi di salute orale. Il dato vale per qualunque forma di cancro, ma i ricercatori sottolineano come il rischio si sia rivelato significativamente più elevato nel caso dei tumori al polmone ed al pancreas.
Non è ancora chiaro l’origine di questi legami tra salute orale e rischio di cancro ma i ricercatori sottolineano come nel caso delle patologia della bocca, parodontite in primis, siano stati rilevati alti livelli circolanti di markers infiammatori che diversi studi riconoscono come potenzialmente cancerogeni.

Un altro ottimo motivo per porre più attenzione alla salute della propria bocca, cominciando con l’abbandonare le abitudini nocive come una dieta cattiva, il fumo, l’alcol e continuando con un’attenta e completa igiene orale quotidiana. Per finire, almeno due volte l’anno, con il fare visita al vostro igienista di fiducia.

 

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Carie: tutto ciò che devi sapere

Carie: conoscere i propri denti

Torniamo speso a parlare dell’argomento carie non solo perchè è la malattia più diffusa al mondo e perchè probabilmente tutti, in modo più o meno grave ne abbiamo sofferto, ma sopratutto perchè noi dello Studio Adec riteniamo che l’informazione sia uno strumento molto importante nella lotta contro questa patologia dei denti.

Oggi vorremmo iniziare partendo dalle caratteristiche fisiche dei denti che sono diverse da dente a dente e possono presentare differenze, anche notevoli, da persona a persona. E’ molto utile conoscere bene forma, colore, posizione e dimensioni dei propri denti per poter procedere ad una igiene personale più mirata ed efficace.

Lo smalto
Le caratteristiche dello smalto sono molto importanti. Lo smalto è la principale barriera protettiva dei denti nei confronti della carie. E’ più o meno spesso a seconda del tipo di dente e può presentare imperfezioni, strati più sottili, che ne compromettono l’efficacia e la durata. Se notate piccole zone meno brillanti, o tendenti al giallognolo, potrebbero essere dovute ad uno strato di smalto più sottile, quindi, essere più facilmente attaccabili dai batteri carogeni.
I denti di maggiori dimensioni, i molari, spesso presentano profonde fessure, non sempre facilmente visibili che possono intrappolare i batteri della carie, provocando danni irreparabili, se non tempestivamente trattate. Ecco perchè i molari devono essere sempre esaminati attentamente, dopo aver usato spazzolino e filo interdentale.

Il livello di pH della bocca
La ricerca scientifica ci dice che l’acidità della bocca svolge un ruolo importante nel facilitare la carie. Un pH basso, sotto il valore 7, cioè acido è l’ambiente ideale per la crescita e la proliferazione batterica. La saliva svolge un’azione importante di contrasto dell’acidità ma, dopo un pasto, sopratutto se a base di carboidrati o di grassi, il livello di acidità della bocca è tale che la saliva non riesce a contrastarlo. Per questo raccomandiamo sempre a tutti di spazzolare bene i denti dopo ogni pasto o, almeno, di usare gomme allo xilitolo.

Dieta
Uno dei principali fattori di rischio per la carie è la dieta. Una dieta non sana ricca di zuccheri e cibi grassi aumenterà la quantità di placca formata e abbasserà l’acidità della saliva. Non solo, ormai è noto che una dieta poco salutare contribuisce non poco a minare la salute dell’intero organismo.

Saliva
La saliva è necessaria per mantenere l’acidità in bocca a livelli ottimali contribuendo a rimineralizzare i denti dopo gli attacchi degli agenti cariogeni, contrasta la formazione la placca batterica e aiuta a mantenere un alito fresco.

Igiene orale quotidiana
L’igiene orlale quotidiana è sempre la migliore arma a disposizione contro la carie. Non dimenticare mai di usare spazzolino e filo interdentale, con manovre e tempi corretti, almeno due volte al giorno.

 

 

carie

Carie e sviluppo del bambino

Possono le carie interferire con lo sviluppo e la crescita del tuo bambino ?

La carie dentale potrebbe dimostrarsi ancora più pericolosa di quanto oggi si ritenga. Un nuovo studio sostene, infatti, che la carie potrebbe avere effetti negativi sulla normale crescita dei bambini. La ricerca, pubblicata sulla versione online dell’autorevole Pediatric Journal, è stata condotta congiuntamente dalla University College London King Fahad Armed Forces Hospital in Arabia Saudita. I ricercatori hanno esplorato le possibilità di una correlazione tra salute orale e sviluppo dei bambini.

Nel loro studio, gli scienziati si sono concentrati sulla ricerca di una correlazione tra peso, altezza e presenza di carie in bambini sauditi di età compresa tra i 6 e gli 8 anni. La salute orale di questi bambini è stata valutata secondo la scala DMFT (Decayed, Missing, Filled Teeth) l’indicatore più utilizzato a livello internazionale.

Analizzando i dati statistici risultanti dal periodo di osservazione, il team di ricerca è giunto alla conclusione che esiste una correlazione tra carie estesa e sviluppo di peso ed altezza dei bambini.
I dati hanno infatti dimostrato che i bambini con seri problemi di carie erano sottopeso e meno alti rispetto ai pari età con una buona salute orale. Anche considerando i fattori secondari, sociali, demografici, ambientali, la relazione si dimostrata presente e significativa.

Questo studio dimostra che il problema deve essere approfondito con nuovi e ulteriori specifici studi.

dentista

Se non si è stati dal dentista per diversi anni…

Quali sono i rischi che corriamo quando dal dentista non andiamo ?

 

Per alcune persone le priorità della vita quotidiana non includono una periodica visita dal dentista, questo, forse, perchè si crede che una quotidiana ed efficace igiene orale sia sufficiente e non ci sia alcun bisogno di farsi visitare dal dentista.

Quali sono i rischi?
Trascurare i controlli odontoiatrici comporta il rischio di incorrere in  successivi problemi odontoiatrici gravi.  Là dove non vi è dolore non significa che non vi sia un problema, ecco perchè è bene sottoporsi ad un controllo annuale dal proprio dentista: le patologie odontoiatriche, come molte altre malattie del nostro corpo, possono iniziare e decorrere asintomatiche per un certo periodo. Se siete convinti di avere denti sani poiché effettuate l’igiene casalinga regolarmente e correttamente noi possiamo assicurarvi che solo una visita odontoiatrica può garantirvi che davvero i vostri denti e la vostra bocca sono sane. Gengiviti, carie e persino la malattia parodontale possono svilupparsi senza produrre, per un certo tempo, alcun sintomo, doloroso o edematoso. Inoltre, è bene sapere che, nella maggior parte dei casi, nel momento in cui il dolore esplode significa che la patologia ha raggiunto livelli tali da rendere necessari interventi drastici come, ad esempio, la devitalizzazione del dente o, nei casi più gravi, l’estrazione.
La malattia parodontale, la più grave tra le patologie odontoiatriche, è subdola e, spesso, non si fa notare se non dopo aver compiuto delle vere e proprie devastazioni, nelle parti non visibili dei denti.

Bambini e persone anziane
Alcuni genitori sono, purtroppo, convinti che non sia necessario intervenire su piccoli problemi dei denti da latte perchè tanto verranno sostituiti da quelli definitivi. Nulla di più sbagliato! Se i denti decidui hanno problemi, ad esempio di carie, quelli definitivi eromperanno già indeboliti o malati anch’essi. Se si presentano problemi di natura ortodontica, prima si interviene migliori e meno costosi saranno i risultati.
Lo stesso dicasi per le persone anziane, spesso portate a trascurare la salute dei propri denti anche nel momento in cui l’età consiglia, o costringe, a prendersi più cura di se stessi.

Una buona seduta di igiene orale professionale, effettuata in studio con un igienista qualificato, oltre a garantirvi igiene ed un bel sorriso, vi aiuterà a scoprire problemi non visibili e che non pensavate di avere.

denti

Denti, bimbi e genitori: i sette errori più comuni

7 errori che i genitori non devono commettere con i denti dei loro bambini

 

Genitori sempre più attenti e premurosi alla salute dei loro figli, ma quanti sono davvero ben informati sulle modalità di una corretta igiene orale? Ancora troppo pochi stando a quanto fanno sapere dentisti ed igienisti e non solo a livello italiano.
I dati statistici, raccolti dall’autorevole ente americano Center for Disease Control and Prevention (CDC), confermano che il 42% dei bambini di età compresa dai 2 agli 11 anni ha avuto problemi di carie con i denti da latte, mentre il 21% dei bambini tra i 6 e gli 11 anni ha problemi di carie con la dentatura permanente. Gli esperti hanno quindi segnalato i 7 principali errori che i genitori ancora commettono riguardo la salute dei denti dei loro bambini.
Quali sono questi errori?

1 – Lasciare soli i bambini quando lavano i denti. Fino agli 8 anni i bambini non sono ancora in grado di lavarsi bene i denti da soli. Il Dr.Edward H. Moody, Jr., presidente della American Academy of Pediatric Dentistry, sostiene che non sia una mancanza di educazione o di volontà, ma una mancanza di certe abilità motorie necessarie ai movimenti fini e prolungati.

2 – Bere bevande prima di andare a dormire. Concedere ai propri figli di bere un succo di frutta o una bevanda prima di addormentarsi è un’abitudine molto dannosa per la salute dei denti. La maggior parte dei genitori ne è consapevole ma, tuttavia, una buona percentuale cede alle insistenze dei bambini.  Non importa se si tratta di bevande non gasate, qualunque bevanda in commercio contiene zuccheri ed è dannosa per i denti.

3  Ritardare il primo appuntamento dal dentista. Alcuni genitori non sono consapevoli dell’importanza di portare i loro figli dal dentista dopo l’eruzione dei primi denti da latte. Il risultato, dicono i dentisti pediatrici è che si vedono bambini di soli 2 -3 anni con carie così sviluppate da rendere necessari interventi importanti, perfino con necessità di ricorrere ad un’anestesia generale.

4  Non curare l’igiene anche con una dieta salutare. E’ importante tenere presente che anche gli alimenti salutari, come la frutta o gli snack integrali non zuccherati, si infiltrano tra le pareti dentali da dove non possono essere rimossi se non con una accurata igiene. E’ sbagliato sentirsi tranquilli perchè si evitano cibi zuccherati. Gli alimenti sani vanno benissimo ma non escludono la necessità di una meticolosa igiene orale quotidiana.

5 – Non dare la giusta importanza ai denti da latte. Non pensate che una carie di un dente deciduo non debba essere curata. I denti da latte sono molto importanti in quanto servono a garantire la corretta spaziatura dell’arcata dentale successiva e definitiva. Non bisogna inoltre dimenticare che i denti da latte cariati trasmettono l’infezione anche ai denti definitivi.

6 – Il fluoro. Utilizzare il fluoro si o no? Anche se le opinioni non sono unanimi, la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che il fluoro sia il miglior metodo per prevenire le carie oggi disponibile.
Il vostro dentista di fiducia potrà consigliarvi in modo che usiate i prodotti giusti, nel modo giusto e con il dosaggio più appropriato.

7 – Bere bevande sportive. Tra i più giovani si sta sempre più diffondendo l’uso delle così dette bevande sportive. In realtà si tratta di bevande acide e con molti zuccheri, anche se propagandate come sane, energizzanti e prive di zuccheri. L’uso andrebbe abolito o, almeno, limitato quanto più possibile. Mantenere un ambiente acido nella bocca per un lungo tempo impedisce il riequilibrio del pH e l’ambiente acido è il preferito dai batteri cariogeni.

odontofobia agopuntura

Odontofobia e agopuntura

Una nuova ricerca mostra come l’agopuntura sia in grado di ridurre la diffusissima “ansia da dentista”

A cosa è dovuta la paura del dentista che colpisce più o meno tutti noi ma che, in almeno un caso su venti, provoca l’abbandono delle cure odontoiatriche? I pazienti odontofobici sono terrorizzati dallo studio dentistico, dalla poltrona, dagli odori delle medicazioni e, prima ancora che il trapano venga usato, dal rumore che produce. Il rumore e l’odore del disinfettante provocano un vero e proprio senso di nausea nel paziente odontofobico che lo allontana da qualsiasi tipo di cura odontoiatrica nonostante ne necessiti.
Per combattere l’odontofobia vengono utilizzate diverse tecniche, dalle tradizionali anestesie alla sedazione cosciente grazie al protossido d’azoto, ma anche cuffie per ascoltare musica che allontanino la percezione dei suoni degli strumenti, fino ai più innovativi occhiali a realtà aumentata, che permettono di vedere filmati 3D calandosi completamente nella realtà virtuale e dimenticandosi di essere seduti sulla poltrona odontoiatrica.

Ma c’è un’altra possibilità che può essere utilizzata per prevenire gli attacchi d’ansia e tranquillizzare i pazienti: l’agopuntura. Lo conferma un recente studio anglo-danese coordinato dal Dr. Anne Marie Lynge Pedersen del Department of Oral Medicine dell’University of Copenaghen.
L’agopuntura è una antichissima tecnica della medicina tradizionale cinese che riconosce l’esistenza di meridiani energetici presenti nel nostro corpo: l’uomo è un insieme di energia che scorre entro canali invisibili chiamati meridiani.
Secondo la medicina tradizionale cinese, la stimolazione di precisi punti tramite un ago, è in grado di equilibrare il flusso di energia del nostro corpo, chiamato Qi, e farlo scorrere in modo armonico attraverso i canali energetici, o meridiani. L’efficacia di questa terapia è confermata da un numero di pazienti in continua crescita, anche in occidente, nonostante la medicina occidentale non abbia ancora trovato basi scientifiche che ne confermino l’efficacia. L’agopuntura è ormai comunemente accettata e, nel 2010, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, inserita tra i “patrimoni orali ed immateriali dell’umanità”.

Secondo lo studio, pubblicato su Acupuncture in Medicine, rivista del gruppo British Medical Journal, un terzo dei pazienti degli studi dentistici mostra ansia al cospetto della sola prospettiva del trattamento odontoiatrico, pur non arrivando ad una vera e propria fobia, mentre un paziente su 20 rinuncia addirittura alle cure.
Lo studio si è poi concentrato sull’analisi delle interviste fatte a 16 donne e 4 uomini individuati tra i pazienti di otto diversi studi dentistici, scelti con il questionario BAI -Ansia Back Inventory.
Ciascuno dei pazienti era ansioso o molto ansioso di andare dal dentista, come valutato dal questionario. Il punteggio BAI è stato valutato sia prima che dopo aver sottoposto i pazienti ad una seduta della durata di 5 minuti di  agopuntura, effettuata sulla parte superiore della testa. Si è così verificato che il livello dell’ansia, inizialmente fissata ad un BAI pari a 26,5, è sceso fino a 11,5 dopo il trattamento con l’agopuntura. Il dato ancora più rilevante è che, dopo il trattamento di agopuntura, i 20 pazienti sono stati tutti in grado di sottoporsi alle cure dentistiche programmate, mentre prima del trattamento soltanto sei di loro vi si erano sottoposti.

In Adec Salute puoi trovare medici specializzati nella tecnica di agopuntura. Vieni a conoscere la nostra Dr.ssa A. Gennarelli. 

 

 

denti

Impronte dentali: le novità

Le impronte dentali nell’era tecnologica

Nonostante sia una procedura non dolorosa, prendere le impronte dentali non piace quasi a nessuno, tant’è che in alcuni casi i pazienti provano addirittura un senso di soffocamento e di nausea.

Qual’è il procedimento e quali gli strumenti ?
La tecnica classica per prendere le impronte dentali prevede l’utilizzo di uno speciale cucchiaio anatomico a forma di arcata o semi-arcata, a seconda dell’impronta da rilevare, riempito di una particolare pasta morbida ed inserito nella bocca del paziente in modo tale che i denti affondino nella pasta e tenuto in posizione per alcuni minuti, fino a quando la pasta non indurisce.
La pasta è generalmente alginato, un derivato dell’acido alginico estratto da alghe marine, che i pazienti conoscono come la classica pasta rosa utilizzata per prendere le impronte.

Perché prendere le impronte dentali ?
Prendere le impronte permette all’odontotecnico di avere un calco che rappresenta precisamente la forma dei denti e delle gengive del paziente, in negativo. Per ottenere un modello vero e proprio, l’odontotecnico dovrà effettuare una colata di gesso o resina nell’impronta.

…novità ?
Da alcuni anni la tecnologia informatica ha permesso di superare, prima solo in alcuni casi, oggi quasi del tutto, questa pratica fastidiosa.
Utilizzando un sistema di CAD–CAM (computer aided design – computer aided manufacturing) del tutto simile a quello utilizzato nell’industria, è possibile prendere impronte precise e costruire calchi delle arcate in breve tempo e senza alcun fastidio per il paziente. Il CAD–CAM Odontoiatrico, che in Adec utilizziamo da diversi anni, prevede l’utilizzo di una microtelecamera con funzioni di scanner 3D, con la quale viene scannerizzata la bocca, l’arcata o la parte per la quale deve essere effettuato il calco. Guidata dal computer, la microcamera, effettua una serie di scansioni molto precise che, al termine, permetteranno al software CAD di produrre un modello tridimensionale molto preciso. Il computer, una volta dato l’ok, invia il modello al macchinario CAM, posto in laboratorio, che costruisce fisicamente il calco.
Il sistema è così preciso ed efficace che viene utilizzato anche per costruire capsule provvisorie o protesi, anche molto sottili come le faccette dentali.

carie

Carie: come prevenirla?

Cos’è e in che modo prevenire una carie dentale

Come abbiamo già avuto modo di scrivere, la carie da sempre è il peggior nemico dei denti ma nonostante sia ben conosciuta e facilmente prevenibile, è ancora la patologia più diffusa al mondo.
Per questo, noi dello Studio Adec, non ci stancheremo mai di raccomandare a tutti, in particolare ai bambini, di avere molta cura dei propri denti.

Cos’è una carie?
Brevemente, una carie è un buco formatosi nello smalto dei denti e che, se non curato, può creare situazioni di estrema fastidiosità e gravità, fino alla perdita del dente, sono il prodotto della formazione della placca batterica. I batteri sono il risultato della masticazione dei cibi e proliferano in ambiente acido ed in presenza di zuccheri.

Come prevenire la carie?
Il primo consiglio è stare molto attenti alla propria dieta cercando di evitare cibi particolarmente acidi ed un consumo eccessivo di zuccheri (attenzione, anche molti cibi o bevande salutari sono acidi).
Gli adulti dovrebbero evitare di fumare, il tabacco ed i prodotti della sua combustione sono molto dannosi anche per i denti. Lo stesso vale per l’alcol, per la sua acidità ed il contenuto in zuccheri fermentati.
Naturalmente, il consiglio più importante è sempre di una corretta e scrupolosa igiene orale. Lo spazzolino ed il filo interdentale, usati almeno due volte al giorno e, possibilmente, ogni volta che si mangia, sono la miglior garanzia di prevenzione della carie.
I bambini dovrebbero imparare bene l’uso di questi strumenti. Se non siete sicuri chiedete come fare al vostro dentista o, ancora meglio, fateli partecipare ai nostri corsi di igiene orale per bambini. Il nostro esperto insegnerà al tuo bimbo che lavarsi i denti può essere anche un bel gioco ed avere la bocca bella e pulita fa bene alla salute, non solo dei denti.
Se siete fuori casa non abbiate paura ad utilizzare chewing gum allo xilitolo, dolcificante usato al posto dello zucchero, che ha una buona azione nel prevenire la carie.

Almeno due volte l’anno, venite a trovare il vostro igienista dentale. Oltre a garantirvi un intervento di igiene orale professionale completo e duraturo, vi terrà aggiornati sullo stato dei vostri denti ed, eventualmente, potrà consigliarvi l’intervento del dentista.
Se doveste accorgervi di avere una carie, non perdete tempo e veniteci subito a trovare in Studio. Un intervento rapido bloccherà la carie, evitando guai peggiori, e vi permetterà di salvare denti, sorriso e portafoglio.