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Protesi: di notte aumenta il rischio polmonite

L’importanza di una corretta igiene orale come prima prevenzione.

Se avete una certa età e siete portatori di protesi dentali ed avete l’abitudine di dormire senza toglierla, sarà meglio per voi perdere questa cattiva abitudine o potrete incorrere in problemi polmonari, anche gravi.

Lo sostiene un recente studio del team di ricerca giapponese della Nihon University School of Dentistry, reso noto dalla International and American Associations for Dental Research che lo ha pubblicato con molto rilievo sulla sezione on line del  Journal of Dental Research.

Lo studio ha interessato 524 persone anziane con un’età media di ottantasette anni, selezionate in modo casuale. Sono stati osservati i loro comportamenti in merito ad abitudini ed igiene orale, ed i casi di ospedalizzazione e di morte.

Lo studio ha dimostrato che chi dorme indossando la protesi ha un rischio superiore di contrarre la polmonite rispetto a chi dorme senza. E’ noto che gli anziani sono più a rischio polmonite e la scarsa salute orale, dovuta principalmente alla scarsa igiene, è un fattore che ne aumenta ulteriormente il rischio.

I ricercatori giapponesi, partendo da questi presupposti, hanno voluto esaminare  se i rischi potessero aumentare qualora la protesi dentale non venga rimossa quotidianamente.

Tra i soggetti esaminati ci sono stati quarantotto episodi,  durante il periodo della ricerca, con venti decessi e ventotto ospedalizzazioni. Tra i 453 portatori di protesi presenti nel gruppo esaminato, centoottantasei la portavano anche di notte. Quest’ultimo gruppo si è mostrato quello più colpito dagli incidenti e dal rischio di polmonite, sopratutto a causa della scarsa igiene orale dovuta al fatto che la protesi non veniva tolta ed igienizzata.

Questi pazienti, infatti, hanno anche mostrato un livello più elevato di infezione orale, la presenza di candida albicans  e livelli più elevati di circolazione di  interleuchina-6.

L’interleuchina-6  è una molecola proteica prodotta da vari tipi di cellule, in particolare da quelle immunocompetenti – come i linfociti T ed i macrofagi - in risposta a traumi o a danni tissutali. La sua presenza in dosi elevate indica, di conseguenza, che mantenere troppo a lungo la protesi in bocca provoca traumi che indeboliscono i tessuti del cavo orale.

Lo studio intende anche sensibilizzare sia i medici che gli anziani ed i loro familiari sull’importanza di inserire le pratiche di igiene orale nel protocollo di prevenzione della polmonite negli anziani.